"Si deve sempre rispetto alle religioni altrui.
Agendo in questo modo si esalta la propria religione e non si fa offesa alle altre"

Editto XII
del re indiano Ash
oka
(III secolo a.C.

 

Il racconto di un’amicizia spirituale
"Amicizia tra buddhisti e cristiani. Per una cultura dell'incontro"


Convegno interreligioso, 17 giugno 2022

Pontificia Università Urbaniana (Roma)

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Venerdì 17 giugno si è svolto a Roma, presso la Pontifica Università Urbaniana, il convegno interreligioso “
Amicizia tra buddhisti e cristiani. Per una cultura dell’incontro”, organizzato dal Dicastero per il dialogo interreligioso (DID) e dalla Facoltà di missiologia dell’Università Urbaniana in occasione della visita in Vaticano di una delegazione buddhista dalla Thailandia, composta da trentatré eminenti monaci buddhisti delle scuole Theravada e Mahayana, insieme a sessanta buddhisti laici e a diversi rappresentanti della chiesa cattolica thailandese. Dopo l’udienza con papa Francesco la stessa mattina, il nutrito gruppo ha preso parte, nel pomeriggio, a un breve ma intenso convegno, a cui hanno preso parte anche quattro membri del DIM.

Su invito di mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage, segretario del DID, e di p. Paulin Batairwa Kubuya, sottosegretario del DID e incaricato delle relazioni con i buddhisti, anche il nostro Dialogo interreligioso monastico (DIM) ha contribuito alla seconda parte del convegno, in cui è stato riservato uno spazio per il racconto di storie di amicizia tra buddhisti e cristiani. Sr. Antonietta Pellegrino, monaca benedettina del Monastero Santa Scolastica di Civitella San Paolo (RM), e Pino Soden Paulmbo, monaco Zen Sōtō dell’Eremo Hōdo di Montorio Romano (presente attraverso un video registrato), hanno condiviso con i presenti la profonda gioia per la loro amicizia spirituale, che si è nutrita e continua a vivere di frequentazione, dialogo e stima reciproca, e che nel DIM ha trovato l’alveo in cui crescere e approfondirsi.

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Come si è espresso fr. Matteo, coordinatore del DIM italiano, nella sua introduzione, i due monaci hanno condiviso la “storia a due voci di un’amicizia spirituale tra due cercatori in dialogo, che nelle vie monastiche proposte dalle rispettive tradizioni religiose – quella cristiana e quella buddhista – hanno trovato e vivono un terreno di incontro e di crescita nella propria vita di fede e nella propria pratica spirituale. Due monaci che hanno fatto della vicinanza geografica dei luoghi in cui vivono e praticano una prossimità spirituale”. Una storia di reciproca ospitalità che, come ha detto sr. Antonietta nel suo intervento, “arricchisce il reciproco orizzonte di senso, illuminando lo sguardo del cuore sulla vita, sugli eventi, sul mondo”.

fr. Matteo Nicolini-Zani

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