"Si deve sempre rispetto alle religioni altrui.

Agendo in questo modo si esalta la propria religione e non si fa offesa alle altre"

Editto XII 
del re indiano Ash
oka 
(III secolo a.C.)


 

Teofonia. Note di fedi per un’unica armonia

Presentazione dell’evento (Roma, 4 febbraio 2015) 

Fonte: ashramgita








In occasione del World Interfaith Harmony Week, la settimana mondiale dell’armonia interreligiosa promulgata dall’ONU, si è tenuta a Roma mercoledì 4 febbraio 2015 la conferenza di presentazione del progetto “Teofonia. Note di fedi per un’unica armonia” promosso dalla Comunità Religiosa Islamica Italiana (COREIS) e dall’Unione Induista Italiana (UII) in collaborazione con UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il tavolo interreligioso presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il progetto, che intende favorire la conoscenza di buone pratiche di dialogo contro le numerose discriminazioni e strumentalizzazioni della religione che dilagano nell’attuale società italiana, prende spunto dall’incontro avvenuto in India tra la cultura induista e quella musulmana che si sviluppò per due secoli dal 1500 al 1700, che è stato esempio di come l’unione tra due culture possa essere occasione di convivenza pacifica ma anche di incontro vero e proficuo tra forme di eccellenza artistica e spirituale senza sincretismi.

Gli eventi nei quali si articolerà il progetto  saranno ospitati in vari teatri d’Italia così come in sedi religiose come monasteri, templi e luoghi di culto di diversa natura. Si articoleranno in due parti: la prima prevede una conferenza con rappresentanti indù, musulmani e/o appartenenti ad altre religioni sui temi e gli obiettivi del progetto, la seconda letture di brani tratti dalle sacre Scritture delle tradizioni religiose coinvolte introducono un momento artistico in cui si alternano varie espressioni di preghiera in forma cantata, musicale o coreutica, come la musica islamica e la danza classica indiana (negli stili Kuchipudi e Bharatanatyam).

Il DIM ha aderito a questo progetto e ospiterà l’evento in alcuni monasteri ad esso aderenti. All’evento di presentazione erano presenti sr. Chiara Francesca Lacchini, badessa del monastero delle clarisse cappuccine di Fabriano, e fr. Cesare Bovinelli, monaco benedettino del monastero camaldolese di Fonte Avellana, che ha anche portato il seguente saluto da parte del coordinatore del DIM Italia, fr. Matteo Nicolini-Zani:

     Onorevole sottosegretario, dott.ssa Franca Biondelli                                                                               cara sorella, svamini Hamsananda Giri                                                                                                   caro fratello, imam Yahya Pallavicini                                                                                                     stimati presenti,

rammaricandomi di non poter prendere parte di persona alla presentazione del vostro progetto Teofonia. Note di fede per un’unica armonia, vi trasmetto a nome del gruppo italiano del DIM (Dialogo Interreligioso Monastico) il mio saluto, che è insieme espressione di accorato sostegno e di sentito ringraziamento per l’evento in corso. Sono particolarmente felice che alcune comunità monastiche cristiane che attivamente sostengono questo dialogo interreligioso a livello dell’esperienza spirituale abbiano aderito con entusiasmo a questa vostra iniziativa, aprendo le porte dei loro monasteri per ospitare nei prossimi mesi il progetto da voi pensato e organizzato, rendendo così concreto quello spirito di reciproca ospitalità interreligiosa che il DIM promuove da alcuni anni come espressione di una “coabitazione spirituale” che fa vivere come fratelli e sorelle tutti coloro che cercano e cercano insieme.

Nella storia le cattive pratiche di ostilità tra le religioni sono state forse più di quelle buone. O forse, più semplicemente, le buone pratiche di dialogo tra le fedi fanno meno rumore delle altre. Però fanno suoni più belli, producono note più armoniose. Producono musiche che, nascendo da cuori armoniosi, producono cuori armoniosi. Dalle buone pratiche di dialogo – e quest’iniziativa ne è un mirabile esempio – tutti noi ci aspettiamo che nascano cuori nuovi, promotori di armonie interreligiose nella società e nella cultura italiane.

Sono certo, dunque, che questa “Teofonia” sarà anche una “Teofania”, convinto che là dove uomini e donne abitati dalla sete di Dio si incontrano per danzare e cantare insieme nel suo nome, Dio danza e canta con loro!

Il primo appuntamento già programmato che coinvolge i nostri monasteri è per il 27 giugno presso il monastero camaldolese di Fonte Avellana (PU). Appena possibile vi daremo notizie più dettagliate sulle altre date e sui luoghi.

fr. Cesare Bovinelli, OSBcam

info: teofania.it


 

  Contatti: info@dimitalia.com

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