"Si deve sempre rispetto alle religioni altrui.
Agendo in questo modo si esalta la propria religione e non si fa offesa alle altre"

Editto XII 
del re indiano Ash
oka 
(III secolo a.C.)

 

Riunione annuale dei membri del DIM Italia 2019

Milano - Sede Co.Re.Is.
10-12 ottobre 2019

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“Un fratello a cui tu dica: «Vieni» e che risponda: «Dove?» non è un vero fratello”.

(Musayyb ben Wadih)


Con la preventiva e assoluta fiducia che queste parole ben esprimono, unita a una certa curiosità spirituale, ci siamo quest’anno spinti alle soglie del mondo islamico, rispondendo all’invito che lo Spirito ci ha fatto attraverso l’ospitalità offertaci dalla nella loro sede di Milano. Come già a Pomaia (2012) e a Fudenji (2016), l’incontro annuale dei membri del dim italiano a Milano ha voluto privilegiare la conoscenza viva e l’esperienza diretta. Per questo, abbiamo vissuto l’accoglienza e l’ospitalità offertaci da questi fratelli e sorelle come occasione eccezionale per entrare nel cuore della vita di questa comunità e, attraverso di essa, nel mondo spirituale islamico e sufi in particolare. L’alloggio e alcuni pasti sono stati premurosamente predisposti dai fratelli e dalle sorelle della Co.Re.Is. nella foresteria interna alla sede.

Il numero dei partecipanti è stato anche quest’anno grande e variegato, come è ben visibile da alcune foto che pubblichiamo: una trentina, di cui una ventina di monaci e monache cristiani di diverse appartenenze monastiche (benedettini/e, cistercensi, camaldolesi, Bose, Pulsano, clarisse, carmelitane, piccola famiglia dell’Annunziata), due monaci induisti, quattro monaci buddhisti zen, e alcuni membri della confraternita islamica sufi che ha ospitato questo incontro. Nella giornata di venerdì si sono aggiunte altre sorelle di monasteri vicini (benedettine di via Bellotti, clarisse di Milano e clarisse di Lovere) e siamo stati onorati dalla presenza di d. Giuliano Savina, nuovo direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, che ha condiviso con noi alcune recenti iniziative promosse dalla Cei nel campo del dialogo islamo-cristiano e, soprattutto, la sua presenza amicale e fraterna. Anche quest’anno, dunque, abbiamo avuto la gioia di condividere il nostro cammino con nuove sorelle e nuovi fratelli.

Il nostro incontro si è aperto, nel pomeriggio-sera di giovedì 10 ottobre, con un breve momento di saluto da parte del coordinatore, la presentazione dei nuovi membri, e l’introduzione al programma dei giorni da parte dell’imam Yahya Pallavicini, presidente della Co.Re.Is. Il gruppo si è poi spostato a piedi presso la vicina moschea sciita Imam Ali, dove è stato calorosamente accolto da alcuni responsabili della comunità, dallo shaykh Faeznia e dal nuovo console della Repubblica islamica d’Iran. Inaspettatamente, una sala conferenza approntata per l’occasione è stata il luogo di uno scambio con i presenti, che hanno posto domande al coordinatore del dim, all’imam Yahya e al monaco zen Pino Doden. Lo scambio è continuato anche durante la cena che ci è stata offerta, ormai a tarda serata. 

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Venerdì 11 ottobre
è stata una vera e propria immersione nel giorno di culto centrale nella prassi rituale islamica. Oltre alle preghiere canoniche quotidiane, subito dopo il pranzo (consumato in un vicino ristorante giapponese) abbiamo potuto ascoltare il sermone tenuto dall’imam Yahya a commento della sura 18,109-110: “Di’: «Se il mare fosse inchiostro per scrivere le parole del mio Signore, il mare si esaurirebbe prima che si esauriscano le parole del mio Signore, anche se aggiungessimo altrettanto inchiostro». Di’: «Io sono un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio unico, dunque chi spera di incontrare il suo Signore compia azioni pure, e non associ nessuno al culto del suo Signore»”. Per l’occasione, un certo numero di fedeli sono giunti alla moschea al-Wahid, dove ci trovavamo. Un intenso momento di scambio ha poi visto i membri del gruppo dim porre diverse domande all’imam Yahya su svariati aspetti dell’islam, la sua dottrina, la sua spiritualità, la sua ritualità. A seguire, i fratelli e le sorelle della Co.Re.Is. riuniti hanno praticato, in via eccezionalmente pubblica per noi membri del dim presenti, il dikhr, il ricordo di Dio che, tramite la ripetizione cadenzata del nome di Allah e di altre brevi formule, accompagnate da movimenti del corpo, è finalizzato all’unione o estinzione in Dio.

I due spazi liberi all’interno di questo quadro rituale del venerdì – uno al mattino e l’altro a fine pomeriggio – sono stati utilizzati per una “lettura comune” di due recenti documenti redatti e promossi dalla Co.Re.Is.: Una fratellanza sulla conoscenza e la cooperazione, un commento al testo del Documento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi, e Ricchezze e difficoltà del dialogo tra cristiani e musulmani, un documento che è nato dalla condivisione con alcuni cappuccini di Bra. La lettura di questi due testi è stata guidata da un’introduzione preparata da alcuni fratelli e sorelle della Co.Re.Is. Lo scambio scaturito ha toccato vari aspetti e diverse questioni (tra cui la lettura delle scritture sacre, il tema della povertà spirituale, il pluralismo, eccetera), che è difficile sintetizzare. La cena preparata con affettuosa cura dalle sorelle della Co.Re.Is. ha concluso la nostra intensa giornata. 

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La mattinata di sabato 12 si è aperta con un’interessante e piacevole presentazione da parte di sr. Alice dell’esperienza da lei vissuta lo scorso autunno in Estremo Oriente: con il supporto della proiezione di alcune fotografie da lei scattate, sr. Alice ha descritto la sua partecipazione al primo incontro internazionale di dialogo tra monache buddhiste e cristiane che si è svolto nel Monastero buddhista di Fo Guang Shan, vicino a Kaohsiung, nel sud di Taiwan, dal 13 al 20 ottobre 2018. Questo convegno, promosso dal Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso insieme all’Associazione delle superiore maggiori di Taiwan, al Dialogo interreligioso monastico e al Monastero di Fo Guang Shan, ha avuto come tema: “La contemplazione attiva e l’azione contemplativa”. Un resoconto di quest’esperienza, scritto da sr. Alice, può essere letto sul nostro sito internet.

A seguire, abbiamo tenuto la consueta riunione dei membri dim. Il confronto ha visto una vivace discussione in merito ai criteri di ammissione di nuovi membri (identità religiosa chiara, appartenenza a un ordine o comunità riconosciuta e ortodossa, attitudine personale dialogica), la condivisione da parte del coordinatore di alcune possibili aperture (scambi monastici cristiani-buddhisti da ampliare con Thailandia e Corea; maturata disponibilità di ospitare monaci e monache di questi paesi nei nostri monasteri italiani) e iniziative future (convegno, in programma per il 18 aprile 2020 a Roma, sul tema della meditazione, promosso dalla Cei con la cooperazione del dim), nonché la decisione comune riguardo al prossimo incontro annuale (monastero delle benedettine di Lecce, da martedì 27 a venerdì 30 ottobre 2020, con un possibile confronto sul tema della “povertà spirituale” a partire dai rispettivi testi sacri). Un pranzo “a tema” (tavola calda turca: kebab, riso e verdure) ha degnamente concluso questo nostro incontro “al cuore dell’islam spirituale”, avvenuto nel profondo del nostro cuore solo grazie a Dio e all’apertura del cuore e della casa dei nostri fratelli e delle nostre sorelle della Co.Re.Is, a cui va la nostra gratitudine più sincera. Al prossimo anno, Insh’Allah!

fr. Matteo Nicolini-Zani

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L’imam Yahya Pallavicini, a pochi giorni dal nostro incontro, ha voluto farci pervenire alcune parole di ringraziamento, che riceviamo con profonda gratitudine:

Cari fratelli e sorelle del DIM, … la lode appartiene a Dio, il Signore dei mondi, il Misericordioso nella trascendenza e nell’immanenza, e la commozione per il rinnovamento e la crescita della qualità nella nostra sintonia spirituale e fraterna è intensa. Grazie, grazie della vostra delicatezza, sensibilità e vitalità spirituale per ogni momento che siamo riusciti a gustare nell’articolazione delle varie forme dell’incontro del DIM 2019 in Italia … Che Dio benedica le vostre strade, le vostre vite e le vostre vocazioni! Grazie del sostegno e della testimonianza che avete portato nei nostri umili spazi e alla nostra nobile comunità.

Con gratitudine verso chi me le ha trasmesse, anche quest’anno condivido infine stralci di messaggi ricevuti da alcuni partecipanti:

Questo incontro con la Co.Re.Is. è stato una benedizione … La “ritualità interiore” del venerdì sera è stato un momento forte … gli interventi dell’imam Yahya mi hanno raggiunto nel profondo. È stato come riconoscerci da fratelli (pur nella diversità) per puro dono di Dio … Grazie a voi tutti del DIM per esserci.

Sono stato profondamente affascinato dall’incontro con la comunità della Co.Re.Is: per la loro serietà di impegno, per il loro equilibrio, per la loro disponibilità a fornire notizie e cordialità, per la loro gentilissima e generosa ospitalità …

È stato proprio un bell’incontro, molto sostanzioso … Sono molto contenta di aver incontrato questi fratelli musulmani che ci hanno trasmesso certamente qualcosa del migliore islam …

Ho trovato il nostro incontro DIM molto intenso e sono contento del nostro scambio fraterno.

La meravigliosa giornata di venerdì scorso è stata per me una grande occasione di conoscere una realtà così vicina eppure ancora non molto nota. Mi ha molto colpito il profondo senso religioso che si respirava, che mi ha incoraggiato nel mio cammino di preghiera e che mi ha profondamente stimolato. I fratelli della Co. Re. Is. sono stati davvero accoglienti e aperti, e mi consolidano nel buon rapporto che ho avuto in questi anni con il mondo islamico.

 

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