Incontro annuale dei membri
del DIM Italia 2025
Monastero induista Matha Gitananda Ashram (Altare SV)
15-18 settembre 2025
Monastero induista Matha Gitananda Ashram (Altare SV)
15-18 settembre 2025
“Questo corpo è la città di Brahman. Al suo interno c’è una dimora a forma di loto [cioè, il cuore], e al suo interno c’è un piccolo spazio. Bisogna cercare all’interno di questo spazio […]. Lo spazio nel cuore è grande quanto lo spazio esterno. […] Tutto esiste all’interno di quello spazio”.
(Chandogya Upanishad 8.1)
Dopo averne coltivato il desiderio per diversi anni, il gruppo italiano del Dialogo Interreligioso Monastico (DIM) ha potuto quest’anno finalmente riunirsi per l’incontro annuale dei suoi membri presso il Monastero induista Matha Gitananda Ashram situato su un colle nel comune di Altare, nell’entroterra di Savona. Dal 15 al 18 settembre i trentun partecipanti, ospitati nella bellissima e funzionale foresteria da poco ultimata, hanno condiviso con le sorelle e i fratelli dell’ashram tre intense giornate di fraternità, scandite da tempi di convivialità, dialogo e preghiera.
Provenienti da varie comunità presenti sul territorio italiano, insieme a venti monaci e monache cristiani di diverse appartenenze monastiche (benedettini/e, camaldolesi, clarisse, cappuccine, adoratrici perpetue del santissimo sacramento, piccola famiglia dell’Annunziata e comunità monastica di Bose) erano presenti a questo desiderato appuntamento due monaci buddhisti della tradizione tibetana, sei monaci e monache buddhisti della scuola zen, e due fratelli e una sorella musulmani della Co.Re.Is. italiana, oltre ad alcune monache e monaci induisti dell’ashram.
Tra i monaci presenti, il gruppo è stato particolarmente felice di accogliere, per la prima volta dall’inizio del suo incarico iniziato un anno fa, il nuovo segretario generale del DIM•MID, il camaldolese padre Cyprian Consiglio. Inoltre, la nostra gioia è stata accresciuta dalla presenza di monsignor Michael Santiago, officiale del Dicastero per il dialogo interreligioso, e dalla visita di monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, accompagnato da don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, che hanno potuto conoscere i presenti e apprezzare il lavoro del nostro gruppo a servizio del dialogo nella chiesa.
L’incontro si è aperto lunedì 15 con la cena e un breve momento di incontro di presentazione dei partecipanti, in cui i membri della comunità ospitante ci hanno anche introdotti con ospitale accoglienza nei ritmi e nello spirito del luogo.
Le due giornate successive, entrambe aperte da un momento di meditazione mattutina guidata e scanditi dalle ritualità dell’arti e del parayana presso il tempio dell’ashram, sono state per lo più dedicate all’approfondimento del tema già introdotto lo scorso anno: “Vivere gli spazi monastici”, con una declinazione più specifica a partire da quel particolare spazio sacro, rituale e monastico che è un ashram e un tempio induista. Il ricchissimo e sfaccettato dialogo vissuto nelle tre sessioni è stato stimolato da ricchi interventi offerti da due monache dell’ashram, svamini Hamsananda e svamini Shuddhananda, che ci hanno introdotti dapprima ai fondamenti scritturistici e tradizionali concernenti questo tema, poi ci hanno accompagnati lungo una passeggiata negli spazi esterni dell’ashram offrendoci chiavi di accesso alla ricchissima e complessa simbologia dell’iconografia ovunque presente, e infine ci hanno fatto assaporare, attraverso bellissime letture, alcuni testi tradizionali sulla spiritualità e l’architettura degli spazi sacri (esteriori e interiori, uniti in un legame strettissimo) nell’induismo.
La giornata di martedì ha visto anche il gruppo vivere un intenso momento di incontro e istruzione (satsangha) con svami Yogananda, fondatore e guida dell’ashram, che attingendo alla sapienza della tradizione mistica induista e cristiana ha fatto vibrare i nostri cuori con richiami fortemente assonanti: “Non esiste un fuori e un dentro, tutto è nella Coscienza divina; Dio è tutto, tutto è in Dio”; “Il monaco è solo con Dio, in Dio”; “Lo spazio del cuore è lo spazio infinito, è lo spazio della Coscienza. Il cuore è il centro di ogni cosa. Il cuore è la ‘stalla’ dove avviene l’incontro con Dio”. Alla sera, poi, il gruppo ha preso visione del film documentario Swamiji. Un viaggio interiore (regia di Patrice Chagnard, 1984), che ripercorre, attraverso preziose immagini di repertorio corredate da citazioni dai testi autobiografici del monaco benedettino e samnyasin indù, la travagliata e profonda avventura interiore di Henri Le Saux – Abhisiktananda (1948-1973).
II pomeriggio di mercoledì è stato interamente riservato, come di consueto, a un tempo di riunione tra i membri del DIM presenti. Questo spazio ci ha permesso di condividere belle esperienze di dialogo interreligioso monastico fatte da alcuni durante l’anno trascorso, discutere di alcune richieste di adesione al gruppo, abbozzare alcuni progetti futuri, concordare luogo e date per l’incontro 2026. Il finale della giornata conclusiva del nostro memorabile incontro è stato impreziosito da un intensissimo momento di preghiera danzata con svamini Atmananda e poi, dopo cena, da un momento di congedo conviviale accompagnato da brani musicali composti e cantati da p. Cyprian alla chitarra.
Matteo Nicolini-Zani
monaco di Bose
coordinatore DIM Italia